CRESCENTE – IL RITO DEL PANE

domenica 2 ottobre dalle 10 alle 16 – durata: 6 ore compreso il pranzo
PUNTOPANE – via Mazzini 54, Torino

Laboratorio-esperienza e pranzo per numero limitato di partecipanti

in collaborazione con Puntopane e Azienda Agricola RAM – Radici a Moncalieri

BIGLIETTI
Laboratorio-esperienza e pranzo (leggi qua per il menu!)
Intero: 25 € + prevendita | Ridotto: 23 € + prevendita

Last minute: ultimi 3 posti a 15 € + prevendita
acquista

INFO UTILI
1) È necessario portare per iscritto una storia che abbia a che fare con il proprio rapporto con il pane (un ricordo, un pensiero, un legame), che tra i tempi di riposo e di lievitazione dell’impasto, ognuno potrà sviluppare, donandogli una forma anche teatrale, semplice e diretta, per essere raccontato ai compagni di laboratorio.
2) Per impastare, è necessario portare:
a) una ciotola comoda per impastare, suggeriamo un diametro di almeno 22 centimetri;
b) un cucchiaio o paletta di legno;
c) un canovaccio;
d) un barattolino per portarsi il lievito madre a casa.
Puntopane metterà a disposizione le sue farine 0, integrale e semintegrale.


CRESCENTE – IL RITO DEL PANE

a cura di Tindaro Granata

Non è un corso per panificatori e non è una performance, ma è la scelta di partecipare e conoscere i segreti di questa nobile arte, dove la manualità dell’impasto di farine, acqua e “u criscenti” (il lievito madre) è l’occasione per diventare custodi consapevoli di un antico lavoro umano, che si ripete e si tramanda dai tempi dei tempi.

Tindaro racconterà la differenza tra il pane antico e quello moderno; l’origine del lievito e la sua gestione; parlerà delle farine antiche e di quelle di oggi; si impasterà insieme; si riscoprirà la grande intelligenza del nostro corpo nel riconoscere il proprio impasto e si praticherà la lentezza del gesto del fare, l’attesa e la gioia di nutrirsi della propria opera d’arte, il proprio pane.

Parlare, scoprire, raccontare, confrontarsi, ridere, divertirsi, gioire, ricordare: questo accadrà per chi sperimenterà l’antico rito del fare il pane. I partecipanti sono invitati a fare un’esperienza profonda di creazione, che genera pace, durante la quale si diventa protagonisti del tempo dell’impasto, “lievitando” parole buone come il pane.



Tindaro Granata

Nasce a Tindari (ME). Il suo percorso teatrale inizia nel 2002 con Massimo Ranieri, con il ruolo di co-protagonista in “Pulcinella”.
Nel 2007 incontra Carmelo Rifici, col quale inizia un felice sodalizio che lo porta a lavorare in diversi spettacoli per Piccolo Teatro di Milano, per il festival del Dramma Antico di Siracusa, per il LAC di Lugano e infine con Proxima Res, associazione della quale diventa direttore artistico.
In veste di drammaturgo/regista/attore Tindaro Granata esordisce nel 2011 con Antropolaroid, uno spettacolo sulla storia della sua famiglia, in cui recita interpretando tutti i personaggi della storia. Per questo spettacolo, recitato in buona parte in dialetto siciliano, riceve la “Menzione speciale” al concorso “Borsa Teatrale Anna Pancirolli”, vince il Premio “ANCT 2011” dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro come “Miglior spettacolo d’innovazione” e il premio “FERSEN” in qualità di “Attore creativo”. In dieci anni lo spettacolo ha toccato più di 300 repliche in tutta Italia.
Nel 2013, mette in scena Invidiatemi come io ho invidiato voi col quale, ispirandosi a un fatto di cronaca, affronta un tema difficile come quello dell’abuso sessuale dei minori. Con questo spettacolo, Tindaro riceve il premio Mariangela Melato con “Miglior attore emergente”. A questo seguiranno il Premio “FERSEN” per la “Miglior regia”, il Premio “ENRIQUEZ” per “Drammaturgia per l’impegno civile” e il Premio internazionale “Orgoglio Siciliano nel mondo”.
Nel 2016 debutta il suo terzo spettacolo, Geppetto e Geppetto. Con questa storia, all’indomani dell’approvazione della legge Cirinnà, Tindaro Granata affronta a modo suo il tema della stepchild adoption. Nel gennaio di quest’anno allo spettacolo viene conferito il Premio UBU 2016 come “Miglior novità o progetto drammaturgico”, cui segue, in ordine cronologico, il premio HYSTRIO Twister 2017 come “Miglior Spettacolo dell’anno” e il Premio “FRANCO ENRIQUEZ”.
È diretto da diversi registi tra i più importanti del Teatro Italiano:  Serena Sinigaglia, Andrea Chiodi e Leonardo Lidi.
Prosegue intanto l’attività come drammaturgo e scrive il testo dello spettacolo Dedalo e Icaro con la regia di Francesco Frongia e Giacomo Ferraù.
Dal 2009 è socio fondatore della Proxima Res dal 2017 ne è il direttore artistico.
Nel 2021 viene eletto Direttore Artistico del Teatro Greco di Tindari.
In piena pandemia inventa lo spettacolo/laboratorio Il rito del pane attraverso il quale insegna a gruppi di allievi panificatori a conoscere le proprietà delle diverse farine e a impastarle con il lievito madre “Sophia Loren”. Questa volta tocca ai partecipanti raccontare le loro “storie di pane”.