PWF4 – LE ANTICIPAZIONI // Ciboideale / duendeturin / Eleonora Diana / Spice Lee

ciboideale_Black slash White_ciboideale.jpgCiboideale
BLACK/WHITE
video

Un viaggio lungo un annoStagioni in bianco e nero poi il colore. Abbiamo percorso paesaggi in bianco e nero, poi l’incontro con la natura che restituisce il colore.

 

duendeturin_Apologia del Colore_02_printduendeturin (TO)
APOLOGIA DEL COLORE
fotografia

La volontà del progetto è indagare la meraviglia variegata della natura e dei suoi colori attraverso il contrasto fortemente accentuato del bianco/nero percepito. Le forme di frutta e verdura sono gli attori principali che così essenzialmente si sposano al colore appena accennato. Un dualismo dialettico che permette di apprezzarne forma e pelle. Il progetto pensato come un colpo d’occhio unico di forme e colori è strutturato in singoli scatti che raccontano all’occhio dell’osservatore, attraverso il gioco dialettico, l’essenzialità della forma e la seduzione del colore resa più evidente dalla minima presenza sulla forma.

 

EleonoraDiana_LITTLEREDRIDINGHOOD_2Eleonora Diana (TO)
LITTLE RED RIDING HOOD
video

Regia, riprese e montaggio Eleonora Diana

Little Red Riding Hood nasce dalla voglia di riadattare una fiaba classica, come Cappuccetto rosso, in chiave moderna. Nella storia Cappuccetto porta la focaccia ed il vino alla nonna, da questo è nata l’idea di ambientare l’intera storia in una cucina, abbiamo così una nonna-cipolla, un lupo-straccio e una Cappuccetto-pomodorino che faranno da protagonisti nella storia. Il video, inoltre, è stato girato interamente in stop-motion proprio per accentuare il fascino che la cucina ed i suoi oggetti ci trasmettono.

 

tn_SpiceLee_RESUSHITATION_foto_PaoloTangariDavideBozzalla1SpiceLee (TO)
RESUSHITATION
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progetto Paolo Tangari e Davide Bozzallarealizzazione Paolo Tangari e Davide Bozzallaproduzione SpiceLee production

Resushitation è un corto di animazione realizzato con la tecnica stop motion, o “passo uno” come viene chiamata in italiano. Racconta la rocambolesca fuga di un plateau di sushi da un affamato e distratto cliente di un ristorante giapponese.Il corto ha richiesto la realizzazione di oltre 3000 scatti fotografici poi montati in sequenza e abbinati a dei suoni che danno vita ai protagonisti.