CARNE

lunedì 11 giugno ore 21
TEATRO VITTORIA – via Gramsci 4, Torino
Aperitivo dalle 19.00 alle 20.45
offerto dai Maestri del Gusto Torino e Provincia 2017-2018: Birrificio Castagnero, Boutic Caffè, Cascina Fontanacervo, CucinaTo, La Frutteria di Gaido, La Masera, Nivà, Pastificio Bolognese, Rossotto
e da Agrisalumeria Luiset, Anna b.Lab, Farina nel Sacco, Grissinificio Feyles, Pastiglie Leone

BIGLIETTI E PRENOTAZIONI
Ingresso: 10 euro | Ridotto*: 8 euro
–> prenotazione consigliata a prenota@playwithfood.it o +39 3801208848

 

CARNE

testo Fabio Massimo Franceschelli
regia e interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
disegno sonoro e musiche Ivan Talarico
collaborazione artistica Alessandra Di Lernia
disegno luci Omar Scala
assistente alla regia Sonia Fiorentini
progetto grafico Davide Abbati
missaggio e mastering Antonio Maresca – Fourth Mile Studio
uno spettacolo di Frosini/Timpano
produzione Gli Scarti, Kataklisma teatro

Carne, muscoli e tessuto molle dell’uomo e degli animali. Carne, trasformazione terrena del Verbo divino. Carne al sangue, carne ben cotta, i piaceri della carne, carne viva e carne morta. Lei e Lui, discutono e litigano sulla carne, partendo dalla questione animalista per esplorare territori limitrofi ma meno battuti, la sacralità della carne come forma inalienabile dell’esistenza, i limiti etici della mercificazione della carne, la morte che trasforma la carne in oggetto, lo sfruttamento della carne come base di tutte le forme di sfruttamento apparse nella storia. Lei è vegetariana, o forse vegana, vagamente antispecista. Lui è un inguaribile carnivoro e accetta la “dialettica del sangue” come principio esistenziale. Si sorride con leggerezza e nel ridere riflettiamo, ci mettiamo in discussione, ridefiniamo le nostre certezze, e non potrebbe essere altrimenti perché siamo fatti di carne e “la carne nasce, la carne cresce, la carne marcisce”.

Elvira Frosini e Daniele Timpano
sono autori, registi e attori che decostruiscono le narrazioni della Storia, analizzando la società a partire dai molti riferimenti che costituiscono l’immaginario e la coscienza contemporanei. “Il nostro dialogo con il pubblico è basato su ciò che condividiamo, qui, oggi: la stessa ipocrisia, gli stessi cliché, le stesse paure.” Tra i riconoscimenti ricordiamo le nomination al Premio Ubu come miglior drammaturgia, ottenute nel 2012 con Aldo morto e nel 2017 con Acqua di colonia.